giovedì 20 agosto 2015

FILOSOFIA: NIETZSCHE E IL NAZISMO

Per molti anni il filosofo tedesco Friedrich Nietzsche è stato considerato precursore del nazismo. L’associazione nasce spontaneamente in chi ha una conoscenza solo superficiale dei due fenomeni, ma allo stesso tempo fu favorita proprio da alcuni ideologi del nazionalsocialismo le cui teorie ebbero poi larga diffusione.

L’equivoco nasce nella definizione che Nietzsche diede di superuomo, un uomo che ha abbandonato ogni fede ed ogni desiderio di certezza per reggersi su tutte le possibilità, crea nuovi valori e non subisce quelli tradizionali, è un uomo che ama la ricchezza e la transitorietà del mondo. Ovviamente in questa definizione di superuomo non c’è nulla che abbia a che fare con la sopraffazione violenta di altri uomini, cosa che era invece alla base della dottrina nazista, quindi l’analogia che molti hanno visto non c’è e il concetto di superuomo espresso da Nietzsche era diverso da quello pensato dai nazisti.

Un altro punto su cui c’era evidente distanza tra il filosofo e i nazisti era l’antisemitismo. Tutti sappiamo che per il nazionalsocialismo la distruzione della razza ebraica, portatrice di una malattia morale, era un punto fermo. Anche ai tempi di Nietzsche, che precedette il nazionalsocialismo di alcuni decenni, era di moda in Europa l’antisemitismo e il filosofo non ne aveva affatto una buona opinione. Egli non amava le religioni, meno di tutte il Cristianesimo, che giudicava anche peggiore dell’Ebraismo, però non è mai arrivato a teorizzare o propagandare la persecuzione e la cancellazione violenta di tali religioni.

Per concludere, posso dire che Nietzsche non è stato per nulla precursore del nazismo, bensì è stato il nazismo ad appropriarsi ed a distorcere il suo pensiero per creare una base culturale forte alle sue folli idee.

Francesco Abate

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