domenica 26 febbraio 2023

LE POESIE DI GIOSUE' CARDUCCI

 

Di Giosué Carducci tutti ricordiamo Pianto Antico San Martino; di quest'ultima negli anni Novanta fu pubblicata anche una versione in musica cantata da Fiorello. Queste due bellissime poesie ci danno l'immagine di un poeta segnato dalla prematura scomparsa del figlio piccolo e di un cantore della vita semplice dei piccoli borghi. In realtà Carducci è molto di più, ma non tutti lo ricordano.
Occorre innanzitutto dire che nel corso della vita i temi della poesia carducciana furono molteplici. Ampio spazio ebbero le poesie patriottiche, pregne di classicismo e segnate da una vena di romanticismo, e il dolore causato dai due grandi lutti della sua vita (perse sia il fratello che il figlio). Se nelle opere giovanili troviamo soprattutto poesie cariche di fervente patriottismo, nell'ultima opera del 1899 il poeta ripiega sulla malinconia e sul rimpianto del passato, perché giunto alla conclusione che il presente fosse della prosa, il futuro di Dio e che alla poesia spettasse di appropriarsi di un passato complesso come quello italiano.
Oltre alla pluralità delle tematiche, è giusto ricordare che Carducci è stato uno sperimentatore, infatti in ogni sua opera ha usato metriche differenti.

Da anni mi ripromettevo di riscoprire questo poeta da molti ricordato solo superficialmente (così come voglio riscoprirne altri) e sono felice di averlo fatto, ho trovato infatti poesie di grande bellezza e non fini a sé stesse.
Prossimamente sul blog commenterò alcune delle sue poesie più importanti, nella speranza di invogliare anche voi a riscoprire o comunque ad approfondire questo personaggio fondamentale della cultura italiana.

Francesco Abate

domenica 12 febbraio 2023

INNO DELL'INFERNO SUL BLOG MOMENTI DIVERSI

 

Sono felice di informarvi che il blog Momenti DiVersi ha pubblicato la poesia Inno dell'Inferno contenuta nel libro Inferno e una breve presentazione dell'opera, il tutto nell'ambito della rubrica PoesieEmergenti.

Vi consiglio di leggere tutto il blog oltre alla presentazione della mia poesia, si tratta infatti di un sito fatto molto bene che presenta numerosi autori emergenti e offre ottimi spunti letterari.

Grazie e buona lettura.

Francesco Abate

giovedì 9 febbraio 2023

GRAZIE KHALED

 

La testa ti strapparono e l'appesero a un palo
ma il cuore rimase a vegliare il passato
della nobile vecchia chiamata Palmira.
Grazie Khaled è la quinta poesia contenuta che racconta l'Inferno dei popoli, contenuta nella mia raccolta Inferno.
Questa poesia è dedicata all'archeologo Khaled al-Asaad, custode delle rovine di Palmira, che nel 2015 preferì essere giustiziato piuttosto che rivelare all'Isis dove fossero custoditi i reperti della città antica. 
Quando parlo dell'importanza della cultura cito sempre al-Asaad, perché un uomo che si fa uccidere pur di salvare dei reperti archeologici dimostra quanto questa sia importante, lui infatti ha scelto di preservare l'unica arma efficace contro l'oscurantismo e il terrore, cioè la conoscenza. Questo concetto lo esprimo anche nella poesia con questi versi:
Nel passato c'è l'arma per vincere il male,
il passato cancella il mortale veleno,
e i califfi della morte non vinceranno
finché il tuo cuore batterà in noi.
Il cuore di Khaled al-Asaad batte ancora in ogni sasso di Palmira, in ogni resto capace di rievocare un passato che i terroristi hanno cercato di cancellare.


Vi ricordo che potete acquistare Inferno in tutte le librerie e in tutti i collegamenti che trovate in questa pagina.

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Grazie e buona lettura.

Francesco Abate