sabato 8 agosto 2020

I DISSIDENTI POLITICI NE "I PROTETTORI DI LIBRI"

Nel mio ultimo romanzo I Protettori di Libri le vicende si svolgono nel corso di una guerra, in un'Italia retta da una dittatura e servilmente sottomessa agli USA sia politicamente che militarmente. 
In un contesto del genere ho ritenuto opportuno affrontare, seppur solo brevemente, il tema della dissidenza politica. Come possiamo osservare anche oggi nei movimenti di protesta che pullulano nel nostro paese democratico, spesso la volontà di contrapporsi a un avversario politico o a un nemico spinge verso posizioni altrettanto estreme e sbagliate. 
Ecco un estratto del romanzo dove, attraverso la descrizione di un movimento di protesta, affronto il tema: 
"Il gruppo no-USA era nato poco dopo l'inizio della guerra proprio in risposta all'invadenza americana nella politica interna italiana.
Sin dal 1946 gli USA si erano comportati da padre-padrone nei confronti dell'Italia, ma lo scoppio della guerra nel 2018 aveva reso loro ancor più invadenti e l'Italia ancor più servile. I militanti però, come spesso accade in questi gruppi di protesta, avevano trasformato la loro lotta in un'avversione contro tutto ciò che favoriva il nemico, per questo erano diventati filo-russi, dimenticando che la guerra l'avevano causata proprio i russi con l'invasione nel 2018 dell'Ucraina e della Lettonia.
Per i no-USA Vladimir Putin, uno dei leader europei più sanguinari, era un eroe e tutte le azioni turpi che gli venivano attribuite nascevano semplicemente dalla propaganda imperialista degli USA.
Dal momento in cui la Turchia si era alleata con la Russia, i no-USA avevano dimenticato anche le continue violazioni dei diritti umani di Erdogan e avevano iniziato a sostenerlo.
Nonostante fosse un gruppo molto numeroso, i no-USA fondamentalmente erano un agglomerato di esaltati decisi a far la guerra a modo loro, essi infatti non erano contro il conflitto, erano contro gli Stati Uniti".
Essendo il romanzo ambientato in un futuro poco lontano, ho sviluppato degli eventi partendo da una situazione socio-politica molto vicina a quella reale di oggi. Anche se non per spirito anti-USA, nel nostro paese ci sono molti folli pronti a definire Putin un modello solo per contrastare dei principi democratici che non condividono; per difendere una loro idea politica, ergono a esempio un uomo responsabile di uccisioni, pestaggi e arresti arbitrari. Anche in passato sono stati fatti errori simili, basti ricordare che il PCI nel 1956 in nome di un'alleanza politica sostenne la repressione violenta delle rivolte d'Ungheria perpetrata dall'URSS; per non perdere l'alleato giustificarono una mostruosa violazione dei diritti umani.
Bisogna sempre formarsi degli ideali e difenderli, ma non si deve cadere nella trappola della contrapposizione estrema a tutti i costi, cioè non bisogna commettere l'errore di proclamare corretto tutto ciò che è conto a quello che non ci piace. Non dobbiamo mai smettere di ragionare per comprendere le realtà nella loro complessità; non dobbiamo cadere nella trappola del pensiero superficiale.

***

Quale destino attende il gruppo no-USA? E come evolverà la guerra?
A queste domande potete avere risposta acquistando I Protettori di Libri su uno dei link che trovate andando in questa pagina. Il romanzo è disponibile sia in formato cartaceo che elettronico.
Dopo averlo letto, non dimenticate di lasciare un commento sul blog, su Facebook o su Twitter.

Grazie e buona lettura.

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