domenica 23 febbraio 2025

CAPIRE I BALCANI OCCIDENTALI

 

Capire i Balcani occidendali. Dagli accordi di Dayton ai giorni nostri è un saggio scritto a cura di Martina Napolitano, dottoressa di ricerca in Slavistica e docente di lingua russa, che si propone di spiegare in modo semplice e accessibile a tutti cosa sono i Balcani e quali criticità ancora oggi covino.
Comprendere i Balcani è fondamentale non solo per arricchire le proprie conoscenze, ma perché la storia d'Europa e del mondo spesso è stata fortemente influenzata dalle vicende di quei paesi. Un attentato compiuto a Sarajevo, nell'attuale Bosnia Erzegovina, fu la miccia che fece esplodere la Prima guerra mondiale, ed anche una delle ultime guerre combattute in Europa, la guerra in Kosovo, si è combattuta in quella regione. 
I Balcani sono da sempre un rebus, un enigma difficile da risolvere in cui troppi si cimentano con leggerezza e con la mente carica di pregiudizi. Culla di grandi diversità politiche ed etniche, i paesi balcanici convivono da sempre con situazioni tese e complesse da gestire. Alcuni fanno già parte da anni dell'Unione Europea, altri hanno intrapreso il percorso necessario per l'adesione, pur mantenendo però al loro interno forti movimenti nazionalisti che non smettono di fermentare e che chiedono (e spesso impongono) di seguire la direzione opposta.
A rendere delicata la regione dei Balcani, e quindi a renderne necessaria la comprensione, è anche la sua centralità in quei problemi che riguardano l'Europa intera. Nella zona c'è chi guarda con favore ad alleanze politico-economiche con la Russia, per non parlare degli importanti accordi commerciali che alcuni paesi balcanici hanno stipulato con la Cina, rinforzando quelli che al momento sono i nemici economici (e non solo) dell'UE.
Molto delicata per questi paesi è anche la questione dei migranti. I paesi balcanici fanno parte della rotta di passaggio dei migranti che dal Medio Oriente procedono verso nord, passando per Turchia e Grecia, allo scopo di raggiungere l'Unione Europea. Lo scoppio della guerra in Siria ha aumentato il flusso di migranti lungo la rotta e le politiche di chiusura dell'UE hanno trasformato questi paesi di passaggio in paesi di arrivo, costringendoli ad accollarsi l'accoglienza di un numero cospicuo di migranti. Questa enorme pressione su casse statali quasi mai floride, unite alla forza dei movimenti nazionalisti e di estrema destra dei paesi balcanici, ha favorito l'adozione di politiche disumane nei confronti dei migranti (come dimenticare i profughi a piedi nudi nella neve in Bosnia Erzegovina?), andando ad ingrossare inoltre le file degli euroscettici, che si sono sentiti appunto traditi e abbandonati dall'UE.

Le questioni riguardanti i paesi balcanici, la loro storia e la loro cultura, le loro divisioni etniche e politiche, non sono argomenti semplici al punto da essere esauriti in un breve articolo.
Il saggio Capire i Balcani occidentali ha però il merito di spiegare con molta semplicità, quindi in modo accessibile anche a chi è a digiuno della storia balcanica, tutte queste contraddizioni. Il saggio è ben lontano dall'esaltazione o dalla commiserazione dei paesi di cui tratta, ne analizza storia, geografia e società in modo molto semplice, non mancando di porre l'accento anche sulla cultura della gente che li abita, così da avvicinare di più il lettore a quei paesi che conosciamo così poco, ma che geograficamente e culturalmente ci sono molto vicini.
Dobbiamo capire i Balcani, anche perché la comprensione di altri popoli può sempre servire a correggere la rotta che sta seguendo attualmente il nostro paese. Nella nostra Italia tiepidamente rassegnata al fascismo che ritorna, che accetta passivamente l'approvazione di norme liberticide degne dell'Iran (il cosiddetto Ddl sicurezza), la lezione che in questi giorni arriva dalla Serbia può essere una scossa, perché i serbi ci hanno dimostrato che un popolo compatto e deciso nella protesta può rovesciare un Governo autoritario.

Francesco Abate 

3 commenti:

  1. Saggio interessantissimo per una regione davvero complicata che però potrebbe essere una culla di bellezza e cultura, anzi, e culture.
    Un paio d'anni fa ho fatto un viaggio in Bosnia Erzegovina e mi

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    1. Mi sono riempito il cuore di bellezza e di un po' di inquietudine.

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    2. Io ho visitato la Croazia e l'ho trovata bellissima. Sono luoghi da scoprire, ma per farlo bisogna lasciare i preconcetti a casa.

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