Gli anni immediatamente successivi alla Seconda guerra mondiale furono ricchi di tensioni e contraddizioni. Il paese cercava di ripartire dopo anni di dittatura e guerra che l'avevano distrutto.
Queste tensioni e queste contraddizioni sono analizzate dallo storico Giovanni De Luna nel suo libro La Repubblica inquieta. L'Italia della Costituzione. 1946-1948.
Giovanni De Luna è uno dei più importanti storici contemporanei, insegna storia presso la Scuola di studi superiori dell'Università di Torino, collabora in qualità di consulente con alcune trasmissioni RAI e scrive per il quotidiano La Stampa.
Nella sua attività di storico, De Luna è sempre molto attento nell'analizzare gli stati d'animo collettivi che agitavano periodi cruciali della storia d'Italia a partire dalla Resistenza fino ai terribili anni di piombo.
In questo libro l'autore mostra e analizza i fatti salienti che animarono il nostro paese tra il 1946 e il 1948, quindi subito dopo la caduta del fascismo e la fine della guerra. La fotografia che ci mostra è quella di un paese profondamente ferito, diviso tra gli eroi della Resistenza, che speravano nella nascita di una nuova politica incentrata sui valori che avevano animato la lotta partigiana, e i politici, il cui unico obiettivo era il ritorno a un normale funzionamento delle istituzioni democratiche.
De Luna racconta la disillusione dei partigiani che, messi progressivamente da parte, videro svanire il loro sogno di un'Italia guidata dai valori della Resistenza. Ci fa vedere come questa disillusione in alcuni casi isolati si trasformò in rabbia ed esplose in tentativi sovversivi.
L'analisi di quel periodo storico ci mostra anche la funzione fondamentale che i partiti politici assunsero dopo la fine della dittatura, diventando il collegamento diretto tra i cittadini e lo Stato, incaricandosi così di un fondamentale ruolo di mediazione.
Particolarmente accurata e interessante è l'analisi che De Luna fa delle agitazioni causate dal ribaltone del quarto governo De Gasperi, in cui la DC per la prima volta mise il PCI all'opposizione e innescò un crescendo di tensioni il cui culmine si ebbe dopo l'attentato a Palmiro Togliatti. Molto suggestive sono le pagine che raccontano lo stato d'animo del popolo comunista quando il segretario del PCI fu ferito, così come viene accuratamente descritta la confusione del partito e la sua difficoltà nel gestire la rabbia che rischiava di trasformarsi in rivolta.
In quest'epoca in cui chiunque stravolge la storia a proprio piacimento, libri come La Repubblica inquieta diventano letture fondamentali. In queste pagine vengono presentati i fatti storici, i quali poi vengono analizzati accuratamente così da permettere al lettore di comprendere il clima politico e sociale dell'epoca. Per completare la lettura di quegli anni difficili, l'autore non si affida solo ai documenti, ma anche agli scritti e alle dichiarazioni di chi li visse sulla propria pelle. Chiunque ami non solo la conoscenza storica, ma anche l'approfondimento grazie al quale diventa possibile comprenderla appieno, troverà molto piacevole la lettura di questo testo.
Da segnalare la capacità dell'autore, Giovanni De Luna, che riesce a descrivere i fatti e ad approfondire gli stati d'animo da cui erano scatenati e che scatenavano senza mai diventare pesante. Leggere La Repubblica inquieta è come fare una chiacchierata con chi conosce appieno il dopoguerra e condivide con noi le proprie nozioni. Un libro importante, delicato, ma che si legge piacevolmente in una serata di relax davanti al camino.
Francesco Abate
Non conoscevo l'esistenza di questo libro, andrò a cercarlo.
RispondiEliminaGrazie per il post e un abbraccio.
E' il primo libro che ho letto di De Luna e te lo consiglio.
EliminaGrazie a te per la lettura. Baci.
Anni difficili, che purtroppo a scuola si studiano poco.
RispondiEliminaEcco perché le crisi di adesso si capiscono poco.
Baci.
Quando andavo io a scuola, tutta la fase politica immediatamente successiva alla seconda guerra mondiale si ridusse a un capitolo scarno. Perciò oggi certe scelte e certe tensioni sociali non siamo in grado di capirle.
EliminaGrazie per la lettura. Baci.