Ho scelto questa foto perché in essa vedo l'essenza del 25 aprile, della festa della Liberazione. Una folla felice festeggia la riconquista della libertà; sfila il tricolore, simbolo di un'Italia non più schiava del regime fascista e non più straziata dall'invasore tedesco, sfilano quelli che hanno combattuto, sfilano i bambini che in futuro godranno della libertà così duramente conquistata.
Il 25 aprile del 1945 il CLN (Comitato di Liberazione Nazionale) proclamò l'insurrezione in tutta l'Italia settentrionale e le formazioni partigiane liberarono dai nazifascisti in rotta le principali città. Il sud era stato già in buona parte liberato dall'avanzata alleata. Quattro giorni dopo, il 29 aprile, le truppe tedesche di occupazione si arresero.
L'Italia era libera!
In Italia, benché molti non se ne rendano conto, il 25 aprile è la festa più importante dell'anno. Festeggiamo infatti la possibilità di poter raccontare, di poterne parlare, di poter vivere le nostre vite e pensare con le nostre teste, senza la paura che qualcuno possa arrestarci o ucciderci per questo.
Dobbiamo festeggiare per le libertà riconquistate e allo stesso tempo onorare coloro che diedero la vita per riprenderle; giovani e vecchi, donne e uomini, settentrionali e meridionali, i quali non accettarono di sottomettersi e combatterono per riavere la libertà che il fascismo gli aveva rubato.
Benché ogni anno si aprano polemiche assurde su questa festa, dobbiamo viverla proprio per ricordare che non è una ricorrenza di sinistra: il 25 aprile è la festa di tutti gli italiani. Tra i partigiani, gli eroi che combatterono per la libertà, c'erano comunisti, monarchici, cattolici, democristiani, socialisti, liberali. Il 25 aprile ci insegna che per essere antifascisti non serve essere comunisti, basta avere a cuore la libertà, perché il fascismo non è un'idea politica ma una malattia morale.
Ci ho tenuto a scrivere questo post perché la storia è cultura, e la cultura non può estraniarsi dal mondo contemporaneo. In un momento così difficile e così politicamente agitato, feste come il 25 aprile sono la boccata d'ossigeno che serve a ridarci fiducia nella democrazia.
Vi dico adesso qual è a mio parere il modo migliore di festeggiare il 25 aprile: leggete un romanzo che racconti la lotta partigiana o le condizioni del popolo durante la guerra (vi consiglio: Il sentiero dei nidi di ragno, La storia e La ciociara), leggete della Resistenza su un libro di storia o vedete qualche documentario, ascoltate e cantate Bella Ciao consapevoli che non è un canto di sinistra ma un canto di libertà.
Buon 25 aprile.
Francesco Abate
Il 25 aprile sembra un ricordo lontano perché nelle scuole non se ne parla, sembra che debba per forza passare nascosto quando invece andrebbe colto il senso di quel giorno e di cosa significa.
RispondiEliminaTi abbraccio.
Dalle scuole stanno togliendo tutto, poi continuano a far passare il messaggio sbagliato che la identifica come una festa di sinistra.
EliminaBaci.
Vero, ricordo che quando facevo le superiori ci dicevano che era una festa comunista.
EliminaMa perché questo messaggio sbagliato?
Baci.
Credo sia stato un equivoco creato da chi negli anni ha cercato di riportare il fascismo a giocare un ruolo di primo piano nella politica italiana; è stato necessario infangare la memoria facendola passare per qualcosa di fazioso.
EliminaBaci.
Anche se non vivo in Italia da anni, questo giorno per me ha un significato sempre speciale.
RispondiEliminaBaci.
Si celebra la libertà, qualcosa che si ama ovunque. :-)
EliminaBaci.