Un lupo solitario nella notte buia
ulula il suo canto a una luna sorda
che sorride incurante del suo dolore
perché chi vive troppo in alto
non vede le lacrime scendere.
Canto del lupo solitario è una poesia che pubblicai sul sito Spillwords.com il 27 marzo 2018 e parla della solitudine.
"...la mia strada è troppo fuori mano / per chi non ha voglia di camminare", quando chi ci sta accanto non è disposto a sforzarsi, non può comprendere e curare i malanni della nostra anima.
Tante sono le promesse che facciamo e riceviamo nella nostra vita, ci accarezzano le orecchie e ci donano speranza, ma spesso accade che "Le dolci promesse di anni fa / sono volate via nel vento / e non c'è modo che ritornino / perché leggere come foglie secche". Molte promesse suonano bene, ma non hanno consistenza e sono irreali, così finiscono per donarci solo un rimpianto. Travolti dalla solitudine, finiamo quindi per sentirci abbattuti ("il cielo mi cade pesante sulle spalle") e demoralizzati ("Il freddo mi ghiaccia l'anima ferita"), finendo in un circolo vizioso, perché nessuno arriva in nostro soccorso dato che "...chi vive troppo in alto / non sente il pianto nel vento".
Qualora voleste leggere la mia poesia, la troverete al link http://spillwords.com/canto-del-lupo-solitario/. Buona lettura.
Francesco Abate
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