martedì 9 aprile 2019

RECENSIONE DEL ROMANZO "IO SONO QUI" DI MICHELLE GRILLO

Pubblicato nel febbraio del 2018, Io sono qui è il romanzo d'esordio della scrittrice Michelle Grillo.
Scritto in uno stile molto asciutto e diretto, il romanzo tratta un tema molto delicato, quello dell'abbandono. L'autrice ci porta in un viaggio dentro il mare nero che si forma nel cuore di una persona dopo aver subito il peggiore abbandono che si possa subire, quello della madre.

Protagonista della vicenda è Céline, giovane donna single che vive nel sud Italia la quale, mentre vive una normalissima giornata, riceve la notizia della morte della madre. Accetta di occuparsi delle formalità del caso nonostante la madre sia morta a Parigi e, soprattutto, nonostante sia stata abbandonata da lei quando aveva tredici anni. La tragedia le fa intraprendere un viaggio nella capitale francese dove, vedendo i luoghi in cui si è rifatta una vita la madre, sente riaffiorare violento il rancore e l'odio nei suoi confronti. La vita sa però essere imprevedibile e lentamente Parigi diventa il luogo dove Céline subisce una maturazione violenta e vede cambiare drasticamente i sentimenti che prova per la madre.
La vicenda di Céline si svolge con Parigi sullo sfondo, una città magnifica ma ferita; siamo infatti nei giorni degli attentati al Bataclan e allo Stade de France.
Della trama non posso dirvi di più, vi rovinerei il piacere della lettura e andrei a vanificare la suspense creata dall'autrice con un abile uso di sogni e flashback.

Io sono qui è, come ho già detto all'inizio, un romanzo che tratta il tema dell'abbandono. L'autrice usa Céline per mostrarci l'abisso che si crea nell'animo di una ragazza che perde un genitore nel periodo più delicato della propria vita, quello dell'adolescenza. Céline in apparenza sembra aver superato brillantemente il trauma, ma la storia ci mostra una ragazza tanto fragile da evitare ogni stabile legame sentimentale. Ferita gravemente dalla persona che più amava, sceglie inconsapevolmente di non correre altri rischi e si rifugia in una tranquilla e innocua routine.
Lo sviluppo della storia ci dà anche un altro insegnamento. Céline prova un profondo rancore nei confronti della madre, eppure scavando nella sua vita è costretta a cambiare giudizio. Il romanzo ci insegna perciò a non essere troppo severi nei confronti di chi ci fa soffrire, a volte infatti dietro a un comportamento che ci ha ferito potrebbe esserci una ragione che non comprendiamo. Nei rapporti umani, come del resto in tutto ciò che concerne l'umanità, difficilmente c'è l'assolutamente giusto o l'assolutamente sbagliato; le sfumature sono infinite e non sempre siamo in grado di coglierle, perciò non dobbiamo mai essere troppo drastici e superficiali nei giudizi.  
Anche se apparentemente lo tratta poco, nel romanzo non manca il tema della violenza sulle donne. Non posso rivelarvi troppo per non anticiparvi parti importanti della trama, nella storia sono però ben descritti gli effetti devastanti degli abusi sessuali sulla psiche di una ragazza.

Io sono qui è un buon romanzo di formazione che ci permette, attraverso l'evoluzione di Céline, di riflettere sui rapporti umani e sulle cicatrici che la vita può lasciare nelle persone. Si tratta di una lettura piacevole oltre che proficua. Michelle Grillo è anche brava a creare l'attesa dello sviluppo degli eventi, riuscendo a diffondere nell'atmosfera del libro quell'aria di tensione che invita a divorare le pagine. 
Dal mio personale punto di vista, che è quello che espongo sempre nelle mie recensioni, la scrittura di Michelle Grillo ha un solo difetto: la storia pecca un po' di originalità e in alcuni passaggi, così come nell'epilogo finale, diventa un po' prevedibile. Nonostante ciò, per i motivi che ho detto sopra, credo che Io sono qui sia una buona lettura.

Francesco Abate

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