Storia della Filosofia Occidentale è un saggio scritto nel 1943 dal filosofo, scrittore e matematico Bertrand Russell e pubblicato nel 1945.
Il saggio è ancora oggi uno dei manuali di divulgazione filosofica più conosciuti, questo perché riesce a esporre le varie dottrine con chiarezza e con un linguaggio accessibile anche a chi è solo un appassionato e non uno studioso.
In Storia della Filosofia Occidentale, Russell non si limita a esporre il pensiero dei principali pensatori della storia, ma fa anche un accurato lavoro di presentazione del contesto storico, politico e sociale in cui essi vissero e operarono. Per l'autore infatti i filosofi sono allo stesso tempo effetti e cause: effetti delle condizioni del loro tempo e cause delle dottrine che hanno influenzato la società negli anni successivi.
Il filosofo, ci dice ancora l'autore, è il prodotto di due fattori: condizioni etico-religiose e ricerche scientifiche. La dottrina di ogni filosofo è perciò influenzata, in modo positivo o negativo, tanto dal Vangelo quanto dalla legge di gravitazione enunciata da Newton.
In tutto il saggio, nelle considerazioni personali sulle varie dottrine, Russell insiste molto nel rapporto che il filosofo ha con la teologia e con la scienza. Per lui chi fa filosofia si trova in una via di mezzo tra i due estremi, in una Terra di Nessuno, perché ragiona su questioni a cui la scienza col suo metodo non può rispondere e per cui le risposte sicure dei teologi non sono soddisfacenti. La filosofia non è né scienza né teologia, però nel suo metodo prende un po' da entrambe, infatti si basa su speculazioni che non portano a conoscenze definite (come fa la teologia) e allo stesso tempo si appella alla ragione umana (come fa la scienza). Scrive Russell: "Quasi tutte le questioni di maggior interesse per le menti speculative sono tali che la scienza non può rispondervi, e le fiduciose risposte dei teologi non sembrano più tanto convincenti come nei secoli precedenti."
Riassumendo tutte le considerazioni dell'autore, si può dire che la filosofia ha una marcia in più sia rispetto alla scienza che rispetto alla teologia, perché specula al di là del metodo scientifico ma non ha l'infondatezza e l'arroganza del dogma religioso. Affidandoci solo alla scienza potremmo conoscere ben poco dell'universo, dimenticando numerose questioni fondamentali intorno ad esso; mettendoci invece solo nelle mani della teologia finiremmo per illuderci di sapere cose che non sappiamo.
Nella parte finale del saggio, Russell conclude che la filosofia nella storia si è composta fondamentalmente di due parti, una che specula intorno alla natura del mondo e l'altra che cerca una dottrina etica e politica sul corretto modo di vivere; queste due teorie sono state mescolate in modo disarmonico, finendo così per generare confusione. Da Platone in poi, i filosofi hanno lasciato che le loro opinioni sull'universo fossero influenzate dal desiderio di miglioramento, hanno così alterato la logica inventando argomenti non fondati per giustificare le loro convinzioni. Lo stesso errore lo hanno fatto per dimostrare l'esistenza di Dio: pur di giustificare un dogma, ogni filosofo ha smontato le teorie errate dei predecessori, però ne ha inventate altre giustificandole con discutibili deduzioni. La soluzione a questo equivoco in cui è caduta la filosofia è un'analisi di tipo scientifico, cioè una conoscenza raggiunta attraverso osservazioni e deduzioni libere dalle influenze dei preconcetti.
Russell è un filosofo che fa dell'analisi logica l'oggetto principale della filosofia. Egli ammette che ci sono domande a cui è impossibile trovare una risposta, ma rifiuta una via della conoscenza più alta che permetta di scoprire verità che sono nascoste alla scienza e all'intelletto. La filosofia così abbandona le sue pretese dogmatiche pur non cessando di suggerire e ispirare una nuova via per la vita.
Storia della Filosofia Occidentale è un saggio completo ma alla portata di tutti, che permette di osservare il percorso che ha seguito il pensiero nel corso dei millenni.
Il merito di questo libro è innanzitutto la sua leggibilità, non occorre infatti essere un conoscitore della filosofia per leggerlo, per questo si può considerare un mezzo attraverso cui chiunque può avvicinarsi a una materia così complessa e affascinante (purché sia animato da buona volontà, è chiaro).
Giusta è anche la scelta dell'autore di descrivere il contesto storico-sociale in cui si sono sviluppate le varie correnti di pensiero. Può sembrare banale, ma certe idee che oggi possono sembrarci folli si leggono e assimilano in modo diverso se inserite nel proprio contesto storico. Questa scelta però permette anche una doppia lettura, ci permette infatti anche di capire l'impatto che certi dogmi o certe dottrine hanno avuto sull'intera società. Io per esempio, non me ne vogliano i religiosi, ho toccato con mano l'azione dannosa dell'espansione cristiana ed islamica sul pensiero occidentale: l'insistenza su dogmi giudicati intoccabili e la creazione di mostri sacri ha gettato l'attività intellettuale di tutta l'Europa in un profondo torpore per parecchi secoli.
Sempre molto interessanti sono anche le considerazioni di Russell sui vari filosofi e sulle loro dottrine. Tali esternazioni non sono mai fuori luogo e rendono l'esposizione meno piatta, infatti ogni capitolo non è la semplice esposizione di vari concetti ma diventa quasi un confronto tra due diversi modi di pensare. Inoltre dà una certa soddisfazione al profano come me leggere un filosofo che ne dice quattro a mostri sacri come Hegel o Nietzsche.
Leggere Storia della Filosofia Occidentale è un buon modo per entrare in contatto, o incontrare di nuovo dopo tanto tempo, una materia straordinaria come la filosofia.
Francesco Abate
Lo tengo da parte perché adesso proprio di filosofia non ho il tempo di leggere, ho un esame galattico di economia da affrontare e sono in alto mare!
RispondiEliminaBaci.
In bocca al lupo per il tuo esame. Userai il libro di Russell per rilassarti dopo.
EliminaBaci.
Ciao Francesco!
RispondiEliminaSono d'accordo con te, anche io ho letto questo libro e devo dire che non l'ho trovato per niente difficile come invece mi avevano detto.
Hai mai letto il romanzo "Il mondo di Sofia"?
Non ricordo l'autore, purtroppo, ma è un bel romanzo che esplora il mondo della filosofia ed è molto emozionante.
Ti abbraccio.
Ciao.
EliminaNon ho mai letto "Il Mondo di Sofia" ma mi hai incuriosito e credo che prima o poi lo leggerò.
Un abbraccio.
Mi stai riportando ai tempi del liceo!
RispondiEliminaCome mai questa immersione nella filosofia occidentale?
Baci.
Adoro la filosofia, al liceo era una delle mie materie preferite e per fortuna non l'ho mai abbandonata del tutto. Russell per fortuna ha lasciato un ottima sintesi di tutto il pensiero filosofico, uno spunto per scegliere quali filosofi approfondire.
EliminaAdesso sono in cerca di un libro che sintetizzi la filosofia orientale, voglio allargare i miei orizzonti.
Baci.