L'autore

 

LE ORIGINI

Cominciai a scrivere presto. Questo sopra è il foglio su cui scrissi a mano il mio primo capitolo di un romanzo. Avevo quattordici anni e il risultato non lo ritenni mai degno di pubblicazione.
Il mio amore per le parole scritte nacque da bambino. Amavo leggere ed ero molto bravo, così mia madre mi incoraggiò regalandomi libri anziché giocattoli. All'epoca non la presi bene, ero pur sempre un bambino, ma i libri che mi regalò li lessi tutti e sviluppai una grande passione per i cavalieri della tavola rotonda, ovviamente conosciuti su libri a misura di bambino.
L'amore per la lettura non mi impedì di essere un mediocre studente fin dalle scuole medie. Leggevo tanto e mi incuriosiva ogni cosa, mi accesi anche d'una ardente passione per l'astronomia, ma nello studio ero incostante. A undici anni lessi il mio primo romanzo integrale, La storia infinita di Michael Ende, conosciuto grazie alla scuola. In quegli anni scrissi tanto, ma mi limitai a poesiole e canzoncine scurrili sul mio diario che mi resero comunque una celebrità nella mia classe.
Scelsi il liceo scientifico perché intenzionato a diventare astrofisico. Mi ci volle pochissimo per capire che tra me e la matematica non avrebbe mai potuto funzionare, smarrii la strada e da studente  mediocre divenni pessimo. Furono forse gli anni in cui amai meno la letteratura, alla pigrizia che contraddistingue quell'età si aggiunsero infatti insegnanti pessimi che mi fecero odiare la materia. Nonostante ciò alcuni temi mi affascinavano e sentivo il bisogno di trasformarli in storie, così iniziarono i miei primi tentativi di abbozzare romanzi. Scrissi diversi romanzi brevi e saggi che mai pubblicai, la scrittura era troppo acerba e leggevo troppo poco per avere davvero qualcosa di originale da dire.
In quegli anni improduttivi ebbi il merito di non mollare e fare tanta pratica. Fortunatamente arrivò la letteratura inglese a riaccendere il mio interesse per i libri, così lessi 1984 di Orwell e subito dopo mi innamorai di Oscar Wilde, di cui ovviamente adorai Il ritratto di Dorian Gray.
La scuola finì e iniziò il periodo universitario, che si concluse con un nulla di fatto. Fu anche un periodo molto magro sia dal punto di vista della lettura che della scrittura, preso com'ero dallo studio dei testi di agraria (materia che trovo tutt'ora interessante ed esercito da amatore).
Dopo l'università, iniziò la vita lavorativa. Si trattò di impieghi in call center vari, molto poco soddisfacenti e molto poco remunerativi, dove potei sperimentare l'alienazione del lavoro in tutta la sua potenza. I pochi soldi che guadagnai mi permisero però di acquistare libri, così da quando ho iniziato a lavorare leggo con continuità e finalmente anche la mia scrittura ha acquisito un valore non soltanto ludico.

MATRIMONIO E PIACERE E I PRIMI RACCONTI


Nel 2009 arrivò finalmente l'ora del primo romanzo pubblicato, Matrimonio e piacere (Aletti Editore).
Da persona titubante e timida quale sono, decisi d'improvviso e con impeto di lanciarmi, perché le resistenze forti quando sono vinte ti lasciano partire a razzo. Accettai il primo contratto che mi fu proposto, niente di esaltante, ma è una scelta che non rinnego perché mi permise di rompere il ghiaccio col mondo dell'editoria.
In Matrimonio e piacere decisi di affrontare il tema del matrimonio, quello dell'amore e del sesso. Rinnegai (e rinnego tutt'ora) il valore del matrimonio, che trasforma il sentimento amoroso in un contratto vincolante e per questo lo spoglia del suo valore. Rivendicai la bellezza e l'importanza dell'amore visto nel suo aspetto carnale, cioè come fusione di attrazione fisica e affinità spirituale, e soprattutto inneggiai all'amore libero da vincoli come la monogamia. Il tutto lo feci in un romanzo dai tratti noir, genere che leggevo spesso in quel periodo.
Matrimonio e piacere è un romanzo scritto da un autore acerbo, i contenuti non li rinnego ma in più parti farei scelte formali diverse, tutto sommato la ritengo ancora oggi soddisfacente come opera prima.

A cavallo tra il 2009 e il 2010 pubblicai quattro racconti sul giornale locale NerosuBianco: Il vecchio eremita, Il tempo, Le rose e La nascita di un guerriero. Si trattava di piccole storie con una morale che avevano come tema centrale la vita, i sentimenti e l'animo umano. 

IL PREZZO DELLA VITA


Nel 2015 pubblicai il secondo romanzo, Il prezzo della vita. Nella scelta della casa editrice fui più selettivo e alla fine accettai la proposta della CSA Editrice.
Con una scrittura più matura, ho affrontato il tema del denaro e della svendita dei sentimenti e della dignità umana. Il romanzo mostra anche come il male possa propagarsi allo stesso modo di un virus e infettare tanto le persone di cui non ci importa nulla quanto quelle a cui teniamo tantissimo. I personaggi di questo libro inoltre hanno la caratteristica di non essere né totalmente buoni né totalmente cattivi, perfino il peggiore di loro, cioè il protagonista, nasconde un fondo di bontà.
In questo romanzo ci sono progressi evidenti rispetto al precedente, sia per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi che per quanto concerne la scrittura.

LE POESIE


Nel 2017 iniziai a pubblicare poesie su Spillwords.com. La pubblicazione continua tutt'ora.
Si tratta principalmente di poesie che mostrano il lato umano nella sua immagine peggiore, il sentimento di insoddisfazione di fronte alla vita, ma anche la voglia di reagire e rendere i sogni una realtà. Non mancano componimenti di natura sociale come Requiem per una generazione e La vera rivoluzione, così come alcuni inni alla passione carnale.

LE SCENEGGIATURE

Dal 2017 scrivo anche sceneggiature per cortometraggi. Il progetto era di girarli insieme a degli amici con cui avevo formato il gruppo de I Dis-call-i.
Curiosa la genesi del nome, che deriva dalla Dis-coll, l'indennità di disoccupazione destinata a chi lavora con contratto a progetto, e forma un gioco di parole che richiama al call center e contemporaneamente all'aggettivo "discoli". I membri originari del gruppo infatti erano tutti ex colleghi di un call center; il nome voleva richiamare questa origine comune e la nostra tendenza a non comportarci secondo le regole.
Dei cortometraggi oltre che scrivere la sceneggiatura ho curato anche la regia. L'opera prima (Vicini di casa) non è stata entusiasmante a causa dell'inesperienza sia degli attori che della troupe; avremmo dovuto cominciare altri progetti, ma l'impossibilità di conciliare gli orari delle le riprese con gli impegni dei vari membri ha portato all'abbandono del progetto e allo scioglimento del gruppo.

I PROTETTORI DI LIBRI E IL PRIMO RICONOSCIMENTO


Il 2019 è l'anno della terza pubblicazione, esce infatti il 28 giugno il romanzo I Protettori di Libri. Cambia completamente rispetto al passato il genere e la tipologia di scrittura. Pur restando al centro della narrazione il messaggio, che in questo caso è il valore salvifico della cultura, mi sono cimentato con una scrittura a tratti molto cruda e nel romanzo abbondano elementi tipici del thriller. Non è stata una scelta fine a sé stessa, prima di tutto ho voluto cimentarmi con un modo diverso di scrivere, ma i dettagli crudi e in qualche caso osceni sono sempre funzionali alla narrazione e al messaggio. Ho scritto una storia in cui sono abbinate cose negative come sadismo, perversione, superficialità e ignoranza, ad altre come amore, malinconia, profondità, cultura e nobiltà d'animo. Mi piace definire questo romanzo "un inno alla vita cantato in mezzo alla morte", perché a far da sfondo alla vicenda principale c'è una guerra e una lunghissima scia di sangue.

Oltre al romanzo, il 2019 è anche l'anno del primo riconoscimento ricevuto. Sono stato selezionato come finalista del Premio Città di Battipaglia con la poesia Dietro quella porta, la quale è stata inclusa anche nell'antologia La Voce del Poeta 6.

Nel 2020 il mio racconto La fuga è stato pubblicato nell'antologia Ekatomére. Racconti tra Decameron e pandemia curata da Paola Bisconti ed edita da Terra Somnia Editore.

LA PRIMA RACCOLTA DI POESIE - INFERNO


Nel 2022 pubblico con la casa editrice indipendente Ensemble la mia prima raccolta di poesie, Inferno.
Si tratta della prima raccolta organica di miei componimenti ed è incentrata su di un tema molto delicato, quello delle persecuzioni, dell'inferno vissuto dagli esseri umani. La raccolta si divide in due parti: nella prima sono cantati i popoli perseguitati, nella seconda invece singole vittime. Ovviamente era impossibile in un libro trattare tutto il dolore e la violenza che infestano il mondo, per questo ho scelto solo quegli episodi che più mi hanno colpito, che hanno prodotto in me una reazione emotiva sfociata in una poesia.
Sebbene sia una raccolta incentrata sul dolore, non mancano versi di speranza, perché la resistenza a un destino crudelmente avverso è il miglior messaggio di speranza che si può lanciare al mondo.
Con Inferno sono arrivate parecchie soddisfazioni: 2° posto al Premio Letterario Città di Siena, Menzione speciale della giuria al Premio Nabokov, finalista al Contropremio Carver.

Francesco Abate

3 commenti:

  1. Francesco scusa se ti disturbo qui.
    Come tu sai, io segnalo e recensisco libri: se sei interessato, fammelo sapere!
    A presto,
    Penny

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    Risposte
    1. Ciao.
      Scusami se ti disturbo ancora, ma non mi hai fatto più sapere.
      Sei ancora interessata a recensire il mio romanzo?
      Fammi sapere.

      Buona serata.

      Elimina
  2. Una recensione fa sempre piacere, tanto più che ho letto le tue sul blog e sono fatte molto bene.
    Contattami in privato e ne parliamo. Scrivimi all'indirizzo francescoabate1@hotmail.com.

    Ciao.

    Francesco

    RispondiElimina

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