Cuore di cane è un racconto che lo scrittore russo
Michail Bulgakov scrisse nel 1925, ma a causa della censura operata dal KGB non vide la luce prima del 1967. Motivo della censura fu la descrizione cruda e spietata della società sovietica di quegli anni, in special modo del proletariato.
Il racconto parla del cane randagio Pallino che, ferito e sul punto di morire dal freddo, viene raccolto dal professor Preobrazenskij. Nella casa del luminare il cane viene curato e riprende rapidamente le forze, ma ben presto scopre che a spingere l'uomo a raccoglierlo non è stata la compassione, infatti ha intenzione di usarlo per un terribile esperimento. Preobrazenskij è famoso per restituire la gioventù, o almeno una parvenza d'essa, ai suoi pazienti, ma con Pallino prova a ridare la vita a un morto, infatti gli impianta l'ipofisi e le ghiandole seminali di un uomo deceduto da poco.
A seguito dell'esperimento, Pallino muta nell'aspetto e diventa umano, ma i suoi comportamenti restano influenzati dall'istinto animale, dando vita a un individuo rozzo e privo di controllo.
Cuore di cane è un racconto fantascientifico che si sofferma di più sulle questioni sociali ed etiche che non su quelle scientifiche.
Attraverso gli occhi di Pallino, prima cane e poi uomo, vediamo una società spaccata in due. Nonostante la rivoluzione, sopravvive ancora un'alta borghesia arrogante e sprecona, che guarda con disprezzo al proletariato e osteggia qualsiasi tentativo di equa spartizione dei beni. A contrapporsi alla classe ricca ci sono poi i proletari, persone ignoranti e imbottite di slogan rivoluzionari ma prive di reali contenuti ideologici.
Sebbene la rivoluzione abbia instaurato il comunismo, è ancora evidente nella Russia di Bulgakov come ci sia una classe ricca che resiste e tiene troppo per sé, mentre ai proletari restano da condividere i resti e vivere una vita tra fango e miseria.
La descrizione della società sovietica fatta da Bulgakov spiega come mai il racconto fu censurato. La Russia di quegli anni mostrava già i primi segni di fallimento della rivoluzione comunista, infatti i privilegi non erano stati cancellati e soprattutto il proletariato continuava a sopravvivere nella miseria.
I personaggi principali del racconto sono due.
Il professor Preobrazenskij è il perfetto rappresentante dell'alta borghesia arrogante e avida. Vive in una casa molto grande in cui tiene anche il laboratorio e si concede con regolarità lauti banchetti. Vede i proletari come dei zoticoni, ladri ignoranti capaci solo di insozzare ogni cosa. Il professore è un luminare che restituisce agli anziani pazienti la giovinezza, o almeno una parvenza d'essa, ma con Pallino tenta l'impresa più ardua, quella di dare nuova vita a un morto, o almeno di creare una vita. Il suo esperimento fallisce, ma lui si pente di averlo fatto solo per via del carattere animalesco della creatura, mai viene preso da un dubbio o un rimorso di natura etica.
Pallino è il cane che viene raccolto dal professore e diventa suo malgrado vittima dell'esperimento. Da animale osserva con disprezzo la società che lo maltratta e lo spinge verso la morte. Da umano, si contrappone al suo creatore sposando le tesi rivoluzionarie, pur non capendole mai davvero, e mantiene un contegno in parte animalesco che lo rendono insopportabile a chi, come il professore, sente di avere una morale: si ubriaca, è volgare nel parlare e tocca in modo osceno le donne. Alla fine si può dire che Pallino rappresenti l'anarchia, infatti lui si approfitta della rivoluzione per sfogare liberamente i propri istinti, libero da qualsiasi legge morale.
Bulgakov è conosciuto principalmente per
Il maestro e Margherita, straordinario romanzo, ma anche
Cuore di cane merita attenzione.
Si tratta di un racconto all'apparenza leggero e scanzonato, è infatti narrato dal punto di vista del cane e questo lo rende simpatico sebbene mostri una realtà drammatica. Nonostante il tono, però, è un libro pieno di contenuti e spunti di riflessione, tanto da aver messo paura a chi la riflessione cercava di spegnerla, cioè alla dittatura sovietica.
Questo racconto è ben lontano dalla poesia contenuta ne Il maestro e Margherita, è più asciutto ed essenziale, eppure in poche pagine sa essere una critica spietata a una società e ad una rivoluzione che all'epoca ancora il mondo intero guardava con interesse. Cuore di cane è la conferma di quanto Bulgakov fosse indipendente.
Francesco Abate