mercoledì 12 agosto 2020

COMMENTO AL CANTO "A UN VINCITORE NEL PALLONE" DI GIACOMO LEOPARDI

 

Di gloria il viso e la gioconda voce,
garzon bennato, apprendi,
e quanto al femminile ozio sovrasti
la sudata virtude...
Finito di comporre il 30 novembre 1821 a Recanati, A un vincitore nel pallone è un canto in cui Leopardi mostra grande lungimiranza e usa un eroe sportivo dei suoi tempi come esempio per risvegliare la coscienza civile e l'eroismo degli italiani.

Il canto si compone di cinque strofe da tredici versi ciascuno. Tutte le strofe hanno uno schema unico.

A un vincitore nel pallone è dedicato a Carlo Didimi, a cui Leopardi si rivolge ma che non nomina mai direttamente, uno dei più grandi giocatori di pallone col bracciale di sempre che fu anche patriota e carbonaro. Didimi per Leopardi è un esempio sotto tutti i punti di vista: forte nel fisico e patriota.
In questo canto lo sportivo diventa simbolo di un eroismo che il poeta non vede più negli uomini del suo tempo; la competizione sportiva è innalzata al rango di battaglia, infatti nella seconda strofa Leopardi richiama la battaglia di Maratona, e l'atleta diventa il guerriero.

Nella prima strofa il poeta contrappone la sudata virtude dell'atleta al femminile ozio. Già nello Zibaldone Leopardi aveva affrontato il tema degli esercizi fisici, della loro utilità fisica e morale, e aveva dichiarato la vita attiva unico rimedio all'infelicità e alla noia. 
Lui che fisicamente non poteva sostenere grandi sforzi fisici guarda perciò al Didimi con ammirazione e invidia al tempo stesso, così lo definisce garzon bennato, cioè un giovane nato sotto una buona stella.

Molto interessante è anche la quarta strofa del canto, nella quale Leopardi prefigura la scomparsa della civiltà italiana e un paese in balìa dell'abbandono ("... e pochi Soli / forse fien volti, e le città latine / abiterà la cauta volpe, e l'atro / bosco mormorerà fra le alte mura"). 

Francesco Abate

1 commento:

  1. Ciao! Per caso sapresti dirmi le figure retoriche? Mi sarebbe molto utile. Ti ringrazio!

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