L'Arte di ottenere ragione è uno scritto del filosofo tedesco Arthur Schopenauer, pubblicato solo dopo la sua morte.
In quest'opera il filosofo esprime innanzitutto il suo concetto di dialettica, che per lui è "l'arte di disputare", cioè l'arte di avere ragione di fronte ad un pubblico con ogni mezzo, lecito od illecito. Nella dialettica non c'è spazio per la ricerca della verità, chi ha effettivamente ragione e chi effettivamente torto non possiamo saperlo durante la disputa, unico scopo e mostrare di avere ragione. La dialettica per Schopenauer ha origine dalla nostra vanità e dalla nostra prepotenza. Scrive il filosofo: "Dunque la dialettica non deve avventurarsi nella verità: alla stessa stregua del maestro di scherma, che non considera chi abbia effettivamente ragione nella contesa che ha dato origine al duello: colpire e parare, questo è quello che conta".
La dialettica sta nel mezzo tra logica e sofistica. In quanto arte è riconducibile ad un sistema di regole e tecniche, in quanto disposizione naturale è una tendenza originaria che si può rafforzare con l'esercizio.
Nonostante il significato puramente battagliero che ha per il filosofo la dialettica, egli conclude il trattato dicendo che quando lo scontro avviene tra due individui dello stesso intelletto essa può servire anche a sviluppare nuovi punti di vista ed a rettificare i loro pensieri.
Nel trattato Schopenauer, oltre a definire la dialettica, presenta una serie di tecniche utili ad ottenere ragione nel momento in cui l'interlocutore ci abbia invece dimostrato che abbiamo torto.
Innanzitutto ci sono due modi per confutare la tesi dell'avversario:
1) ad rem, cioè mostrando che la tesi non concorda con la natura delle cose;
2) ad hominem, cioè individuando discordanze tra la tesi espressa dall'avversario e altre sue affermazioni.
Le vie per confutare sono due:
1) confutazione diretta: attaccare le tesi e distruggerne o i fondamenti o le conseguenze;
2) confutazione indiretta: attaccare la conclusione a cui giunge l'avversario o dimostrandone la falsità o evidenziando casi contrari.
Dopo i modi e le vie di confutazione, Schopenauer elenca 38 stratagemmi utili per l'ottenimento della ragione. Come detto prima, la verità o la falsità delle tesi non contano nulla, quindi gli stratagemmi possono essere tanto piccole furbizie quanto vere e proprie slealtà. Si va dal dare all'affermazione dell'avversario significati forzati all'attacco dell'avversario stesso con offese personali.
Francesco Abate
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