I santi sono di certo un elemento caratteristico della religione cattolica. Tanti sono i culti nel mondo, ma non sono molti quelli che prevedono l'adorazione di persone giudicate sante dal capo religioso della comunità, nel caso dei cattolici a scegliere è il papa.
Chiunque conosca un po' la storia, sa benissimo che i personaggi saliti nel corso dei secoli al soglio pontificio sono spesso stati discutibili, qualcuno aveva i figli, altri scomunicavano per perseguire fini politici, altri ancora vendevano indulgenze. Alla luce di questa considerazione, è fuori discussione che il papa sia tutt'altro che infallibile, quindi viene da chiedersi come egli possa decidere della santificazione di un personaggio.
Alla luce della riflessione fatta sopra, quella che propongo ora è una valutazione storica dei santi più controversi della chiesa cattolica, privilegiando ovviamente i più famosi e i più moderni.
La prima figura controversa oggi venerata come santa è quella di Giovanna D'Arco. La famosa pulzella d'Orleans sosteneva di sentire la voce di Dio e che questa l'avesse inviata ai francesi come sua messaggera. A consegnarla definitivamente alla storia fu l'effetto dirompente che ebbe la sua comparsa nella guerra dei Cent'anni, infatti l'esercito francese era stanco ed aveva collezionato numerose sconfitte, ma dopo la comparsa di Giovanna D'Arco arrivarono vittorie importanti ed insperate che capovolsero le sorti del conflitto.
Giovanna D'Arco fu bruciata dal Santo Uffizio a seguito di un processo condotto in modo discutibile e di un inganno. Il giudizio dell'Uffizio sancì solo il carcere, perché Giovanna abiurò e la condanna arrivò solo perché aveva indossato abiti maschili. I carcerieri però la privarono dei vestiti femminili e le lasciarono solo i maschili così lei, rivestendosi da uomo, compì di nuovo il peccato per cui era stata condannata, e per questo le toccò il rogo.
Al di là dei motivi politici che portarono alla sua condanna, restano grossi dubbi sulla santità attribuita alla pulzella. Lei rappresenta la speranza, i francesi la venerano da secoli per la sua opera, ma fondamentalmente lei combatté per la Francia in una guerra dinastica, uccise e fece uccidere (la guerra è guerra), la sua santificazione tiene conto solo del fatto che disse di farlo in nome di Dio. Alla luce di questa valutazione, che dovrebbe essere ovvia, si potrebbe definire la santificazione di Giovanna D'Arco come la promozione della guerra di religione, cioè della guerra fatta in nome di Dio.
La santificazione di Giovanna D'Arco arrivò nel 1920 e fu opera di Benedetto XV, probabilmente influì anche l'importanza avuta dalla Francia (di cui Giovanna D'Arco era già simbolo) nella Prima Guerra Mondiale.
Altra figura molto controversa, ma di nomina molto più recente, è quella di San Pio da Pietrelcina.
Padre Pio fu già molto venerato in vita. La sua fama si estese in tutta Italia grazie al suo carisma ed alle stimmate. E' però storia nota che il Vaticano ebbe un atteggiamento molto ostile nei confronti del frate.
Papa Benedetto XV fu molto scettico nei confronti di Padre Pio e autorizzò subito indagini sulle sue famose stimmate. Già nel 1919 furono raccolte alcune testimonianze che gettano grossi dubbi sulla natura divina delle stimmate, infatti un farmacista dichiarò di aver venduto acido fenico ad una persona che dichiarò di acquistarlo per contro del frate, inoltre nello stesso anno il giornalista de Il Mattino Enrico Morrico sostenne di aver visto una boccetta di acido fenico commerciale nella cella del frate. Il farmacista nella sua testimonianza dichiarò che l'acido fenico può causare ferite compatibili alle stimmate presentate da Padre Pio. E' noto che il frate fosse poco propenso a farsi analizzare le mani, dovette cedere solo in tre occasioni ad altrettanti medici mandati dal Santo Uffizio. Nel 1920 padre Agostino Gemelli, medico mandato dal Santo Uffizio ad analizzare le stimmate di Padre Pio, scrisse un giudizio impietoso. Secondo padre Gemelli le ferite erano un bluff, il frate se le era procurate da sé e aggiunse che Padre Pio possedeva le caratteristiche somatiche dell'isterico e dello psicopatico, concluse insomma che il frate fosse uno psicopatico che si procurava le ferite.
Anche papa Giovanni XXIII fu poco tenero con il frate. Il pontefice venne a conoscenza del fatto che il frate ed il suo ordine fossero in possesso di auto e grosse somme di denaro, inoltre donne si intrattenevano regolarmente nel convento. Giovanni XXIII, oggi santo, in un documento scritto definì la situazione un "disastro di anime". Padre Pio e i suoi confratelli intanto guadagnavano grosse somme con la vendita delle pezzuole che avevano coperto, per ordine del Santo Uffizio, le sue stimmate (e si scoprì erano sporche di sangue di gallina).
La svolta per Padre Pio arrivò con Paolo VI, il quale assunse un atteggiamento molto più favorevole sia al frate che all'ordine. Proprio sotto il pontificato di Paolo VI il Vaticano ottenne di essere nominato nel testamento del frate erede universale dei beni economici accumulati dall'ordine, ciò fornirebbe una giustificazione poco mistica e più concreta al cambio di atteggiamento del Vaticano.
La santificazione di Padre Pio è stata poi opera di Giovanni Paolo II, da sempre affascinato dalla figura del frate a tal punto da non farsi condizionare nella sua scelta dai lati oscuri della storia del frate.
Parlando di papa Giovanni Paolo II, non posso esimermi dall'inserire anche lui nell'elenco di questi santi "discutibili".
Il pontefice, che sicuramente deve la sua santità al peso della sua figura nei paesi comunisti, è ancora oggi considerato una figura chiave nella fine della Guerra Fredda.
L'opera politica di Giovanni Paolo II, che la si condivida o no, è indiscutibile. I dubbi sulla sua santità arrivano dalla gestione dello scandalo pedofilia. Tante denunce arrivarono negli anni '90 in Vaticano, ma il pontefice non intervenne mai con la dovuta fermezza nemmeno quando fu evidente che la Chiesa pensava solo ad insabbiare.
Diversi anni fa vennero poi fuori documenti che dimostravano come la Santa Sede, sin dal 1948, fosse a conoscenza di denunce a carico di Marcial Marcel Degollado, sacerdote messicano fondatore dei Legionari di Cristo. Tali denunce tornarono ad arrivare alla Santa Sede negli anni '90, quando il sacerdote fu accusato di violenze sessuali nei confronti di seminaristi minorenni. Giovanni Paolo II e Ratzinger, che all'epoca era cardinale, decisero di non agire. Un'inchiesta sul conto di Degollado partì solo nel 2005, poco prima che Ratzinger venisse eletto papa.
Oggi i difensori di Giovanni Paolo II giustificano i suoi silenzi sul caso dei preti pedofili scaricando la colpa sui suoi collaboratori, che a loro dire lo tradirono, ma considerando anche il polverone mediatico che si scatenò, riesce difficile credere che il pontefice fosse all'oscuro di tutto.
L'ultima santa dai lati oscuri, quella entrata più di recente nell'Olimpo della santità, è madre Teresa di Calcutta.
Vincitrice del Nobel per la Pace nel 1979, madre Teresa è stata fondatrice di numerose case di cura per poveri ed ha operato specialmente in India.
Cattolica fervente, madre Teresa lodava apertamente la sofferenza, dichiarò che "c'è qualcosa di bello nel vedere i poveri ad accettare il loro destino, vederli soffrire la passione di Cristo. Penso che il mondo tragga molto giovamento dalla sofferenza della povera gente". Queste parole della suora furono le sue linee d'azione, infatti già molti anni fa riviste mediche come The Lancet e British Medical Journal scrissero che le case di cura altro non erano che ospizi pieni di moribondi, dove non c'erano antidolorifici e venivano garantite cure molto dozzinali, mancava l'igiene e anche il cibo era scarso.
Le condizioni delle case di cura gestite dalla fondazione di madre Teresa erano evidentemente legate alle convinzioni della suora, ma creano ancora oggi un dubbio: i tanti soldi ricevuti in donazioni dall'ordine che fine hanno fatto? Nessuno sa di preciso quanti soldi l'ordine abbia ricevuto, c'è solo una testimonianza di molti anni fa che parlava di 50 milioni di dollari su un solo conto, ma di certo avrebbero dovuto garantire case di cura molto meglio gestite.
Oltre alle cattive condizioni delle case di cura ed agli interrogativi sulla gestione dei soldi, madre Teresa è stata più volte criticata per le sue amicizie. E' storia nota che non si fece problemi ad accettare la legione d'onore conferitale da Duvalier, dittatore di Haiti.
In occasione dell'assegnazione del Nobel, nel suo discorso madre Teresa mostrò anche convinzioni religiose piuttosto anacronistiche definendo l'AIDS la "giusta punizione per una condotta sessuale impropria".
Voglio concludere questo post con una precisazione. Questo post non nasce con intenti anti-clericali e non voglio ergermi io a giudice delle persone di cui ho raccontato sopra. Questo post riporta solo dei fatti storici, il mio intento è solo quello di informare. L'unica critica che mi permetto di muovere a chi ha proclamato questi santi è che avrebbero dovuto prima fare pienamente luce su questi lati oscuri, poi eventualmente procedere alla canonizzazione. Purtroppo la frettolosità di alcuni processi di canonizzazione, alcuni dei quali hanno saltato i tempi e le modalità previste dal diritto canonico, non fanno altro che alimentare i legittimi sospetti.
Francesco Abate
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