Il fenomeno della luna rossa esercita un misterioso fascino ogni volta che si verifica. Credo che chiunque si fermi un attimo soltanto a guardare l'astro della notte tinto di quella sinistra luce venga invaso da emozioni fortissime.
L'idea di scrivere questa poesia mi venne subito dopo aver osservato la luna rossa nel cielo estivo. Come sempre persi il mio sguardo in quello spettacolo misteriosamente affascinante e lasciai che il mio animo venisse travolto senza opporre alcuna resistenza.
Il sangue di una Luna rossa
inonda la mia notte:
lo bevo come un vampiro
assetato di vita.
Come tutti gli eventi naturali affascinanti e sinistri al tempo stesso, la Luna rossa ha il potere di scatenare contemporaneamente sentimenti negativi e positivi. Così nella mia poesia ricordo prima il male, rappresentato in questo caso da un amore non ricambiato:
Le labbra cui tendo la pelle
sono lontane anni luce,
bisbigliano sensuali un nome
che non è il mio
Dopo l'abbattimento causato dal ricordo triste, rifiorisce però la speranza che mai abbandona il mio animo. L'astro che mi guarda dal cielo, vestito di un colore tetro, è sempre quella simpatica Luna che di solito irradia il suo sorriso sugli affanni degli uomini, solo che in questa veste il sorriso prende le sembianze di un ghigno. Non basta però un cambio d'abito per abbattere l'animo del poeta:
La Luna rossa ride di me
e mi ricorda l'Inferno,
ma ho tanta pace dentro me
da fare il Paradiso.
Qualora vi facesse piacere, potete leggere Luna rossa per intero al link http://spillwords.com/luna-rossa/.
Se vi fa piacere, potete lasciare un commento a questo post. Sarò ben lieto di leggere le vostre impressioni.
Grazie e buona lettura.
Francesco Abate
Nessun commento:
Posta un commento
La discussione è crescita. Se ti va, puoi lasciare un commento al post. Grazie.