Xinjiang è una poesia contenuta nella raccolta Inferno.
In questa poesia parlo della persecuzione degli uiguri portata avanti dalla Cina, la quale nella regione dello Xinjiang ha costruito veri e propri campi di concentramento in cui la popolazione musulmana è costretta ai lavori forzati, oltre ad essere sottoposta ad una dura rieducazione. La dittatura cinese vuole cancellare una popolazione non eliminandola fisicamente, ma prova a cancellarne l'anima.
A differenza che col genocidio palestinese, su questa violazione dei diritti umani l'Occidente si è fatto sentire, perché perpetrato da un nemico, ma sono state chiacchiere buttate al vento, perché molti paesi occidentali continuano a fare affari con questa dittatura crudele e disumana. I soldi vincono su tutto.
Guarda l'amore di mamma tua
che tanto ti stringe da toglierti il fiato,
respiro blasfemo che ti fa parlare
una lingua che lei non capisce.
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Francesco Abate
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