mercoledì 16 novembre 2022

LA DEA MALALA

 

La dea Malala è la terza poesia contenuta nella sezione "L'Inferno dei singoli" del mio libro Inferno.

La poesia parla dell'attivista pakistana Malala Yousafzai, che a quindici anni fu gravemente ferita con degli spari alla testa dal regime dei talebani pakistani. Sin dall'età di tredici anni, Malala attraverso un blog sulla BBC ha documentato le violazioni dei diritti delle donne nel suo paese, inoltre si è sempre battuta per il diritto all'istruzione, che nei paesi dove si applica rigidamente la sharia è negato alle donne.
La sua storia per me è il simbolo dell'antagonismo che c'è tra i totalitarismi e la cultura, infatti la storia insegna che chiunque voglia detenere il potere assoluto per prima cosa manipola o nega l'istruzione; chi si istruisce bene sviluppa coscienza critica ed è difficile da imbrigliare con le favolette religiose o politiche.
Mentre noi diamo per scontata l'istruzione, spesso vantandoci della nostra ignoranza o comunque deridendo chi cerca di acculturarsi, in altre parti del mondo c'è chi sceglie di rischiare la vita pur di riceverla. Purtroppo è vero che solo quando qualcosa manca se ne riconosce il valore, noi sputiamo sopra qualcosa che altri vedono come la salvezza.

La storia di Malala mi colpì moltissimo quando nel 2012 le spararono, da allora provo per lei una grandissima ammirazione. Ne ammirai la maturità precoce e il coraggio, perché francamente dubito che a quindici anni sarei stato capace di mettere in gioco la mia vita per avere diritto all'istruzione, considerando soprattutto che a quell'età a scuola andavo malvolentieri.
Lei ha sempre compreso il valore che hanno le parole scritte in un libro, quindi leggendo sente "il rumore che fanno nel cuore / e vedi inchinarsi a loro il sole". Lei ha capito che i talebani avevano le armi e potevano uccidere, ma chi sa maneggiare le parole e l'arte è capace di creare: 
Cosa può fare un colpo di pistola?
Uccidere.
Cosa può fare una parola nell'aria?
Creare.
Avendo lei compreso il potere creativo che danno le parole, dichiaro che: 
"Di questo mondo arido sei una divinità,
uno sparo a cancellarti non servirà".



Vi ricordo che potete acquistare Inferno in tutte le librerie e in tutti i collegamenti che trovate in questa pagina.

Se volete, potete anche seguirmi sui social alle seguenti pagine: FacebookMeWe.

Grazie e buona lettura.

Francesco Abate

3 commenti:

  1. Malala è un grande esempio, ci vorrebbero più persone come lei.
    Ti abbraccio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Giusto. Quando il prototipo di eroe sarà Malala, e non il guerriero che si sacrifica per chissà quale causa, saremo salvi.

      Un abbraccio.

      Elimina

La discussione è crescita. Se ti va, puoi lasciare un commento al post. Grazie.