domenica 21 agosto 2022

INFINITE JEST DI DAVID FOSTER WALLACE

 

Infinite Jest è il romanzo più importante dello scrittore americano David Foster Wallace. Nel 2005 la rivista Time lo inserì nella lista dei cento migliori romanzi di lingua inglese scritti dal 1923.
La fama di questo libro ha contribuito a rendere iconica la figura di Wallace, tanto che nel 2015 fu realizzato su di lui il film The End of the Tour - Un viaggio con David Foster Wallace, nel quale vengono raccontati i cinque giorni in cui il giornalista David Lipsky realizzò con lui una video-intervista.

Parlare di trama riferendosi a Infinite Jest è improprio, è più giusto parlare di una serie di eventi che ruota intorno alla cartuccia smarrita di un film intitolata appunto "Infinite Jest".
Gli eventi che Wallace ci narra, tutti rigorosamente sparsi e senza un ordine apparente, si svolgono tra la Enfield Tennis Accademy, la casa di recupero per tossicodipendenti Ennet House, e più in generale nella Boston di un futuro non troppo lontano.

Il futuro che Wallace ci presenta nel romanzo è un mondo inquietante dominato dagli sponsor e dalla ricerca di intrattenimento vuoto, quindi da un continuo tentativo di fuggire dalla realtà. Gli anni non sono più indicati in numero progressivo, ma ognuno prende il nome di uno sponsor, così come "Anno del pannolone per adulti Depend".
La società viene vista principalmente attraverso gli occhi confusi degli studenti che frequentano l'ETA (Enfield Tennis Accademy) e i pazienti dell'Ennet House, quindi è già di per sé uno sguardo alterato e confuso, reso alla perfezione dallo stile del romanzo privo di una sequenza temporale definita o di una sequenza logica. I poveri studenti vivono una realtà soffocante in cui sono costantemente sotto pressione, spinti a una competitività senza limiti nel tennis e sottoposti ad allenamenti massacranti, inoltre la maggior parte di loro non ha rapporti o ne ha di malati con familiari e amici; devastati mentalmente dalla propria situazione, tutti cercano rifugio nelle sostanze stupefacenti.
Anche l'Infinite Jest, questo intrattenimento supremo, può essere considerato una droga: provoca un piacere fisico e finisce per estraniare dalla realtà i suoi spettatori, rendendoli catatonici. Tutti i tipi di intrattenimento che osserviamo nel mondo di Infinite Jest sono quindi estranianti, servono a far fuggire dalla realtà ma finiscono per distruggere la mente di chi li usa, appunto come le droghe. Non è sbagliato dire quindi che lo scopo principale del romanzo è mostrarci come l'uomo si senta sempre più estraneo al mondo in cui vive e cerchi di fuggirne anche a costo di autodistruggersi, questo perché viviamo un'esistenza sempre più vincolata a una società che obbedisce all'economia, sempre più slegata dalle esigenze fisiche e morali dell'individuo.

Più del tema molto attuale, di questo romanzo a colpire il lettore è soprattutto lo stile. Wallace rompe in tutti i modi la linearità della narrazione, sia smembrando la storia e presentandola pezzo per pezzo senza un ordine preciso, sia inserendo con abbondanza note al testo. Con questo espediente rende alla perfezione una realtà allucinata e quasi priva di senso, priva di scopo, ma allo stesso tempo rende il romanzo di difficile lettura.

Infinite Jest è forse uno dei romanzi più importanti della cultura contemporanea mondiale; lo è sicuramente se consideriamo solo quella americana.
Sebbene si tratti di un romanzo scritto chiaramente da un autore colto e straordinariamente dotato, capace di cambiare stile ogni volta che vuole e di costruire una narrazione disorientante, a mio parere ha il difetto di essere esagerato. L'autore ha voluto mischiare le carte e fare casino, scelta condivisibile visto il tema trattato e la realtà oggetto della narrazione, ma credo abbia esagerato, creando un romanzo pieno di contenuti ma praticamente illeggibile. Io stesso, lo confesso, dopo 200 pagine circa ho dovuto a malincuore alzare bandiera bianca. La lettura procede spezzettata e con pesantezza, si trascina, si perde dopo un po' ogni curiosità e ogni voglia di conoscere l'epilogo della vicenda, nonostante in linea di massima si capisca dove l'autore voglia andare a parare.
Le tendenze della letteratura moderna, specie quella americana, spingono verso questi libri caotici e un po' inconcludenti (il genere chiamato "realismo isterico"). Sicuramente a tanti piacciono queste opere e molte, compresa questa, sono valide e meritano attenzione, ma per me la letteratura resta prima di tutto un piacere; se il lettore legge e fa una fatica tremenda per capirci qualcosa, magari perde pure la voglia dopo un certo numero di pagine, lo scrittore ha sbagliato qualcosa.
Nonostante il mio giudizio negativo, ribadisco però che Infinite Jest ha i suoi contenuti e ne consiglio la lettura a chi ama questo genere di romanzi.

Francesco Abate

2 commenti:

  1. Grazie, me lo segno, e ti consiglio di leggere Il ministero della bellezza (di Marco Lazzarotto) che presenta una società vuota e inutile, come la nostra, con tanto di ministero della Callistocrazia.
    Ti abbraccio.

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    1. Bel consiglio, credo che leggerò il libro di Lazzarotto perché il tema mi interessa molto.

      Un abbraccio.

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