Negli ultimi sette mesi per Inferno sono arrivati il 2° posto al Premio Letterario Città di Siena, la Menzione d'onore della Giuria al Premio Nabokov e la finale del Contropremio Carver. Riconoscimenti che mi hanno dato la possibilità di visitare tre città meravigliose (Siena, Lecce e Lucca) e conoscere persone bellissime che con me condividono l'amore per la scrittura e la lettura, dandomi la possibilità di un confronto piacevole e costruttivo che non dimenticherò mai.
Adesso che il turbine di emozioni si è calmato, posso dare uno sguardo indietro e fare qualche valutazione.
Io amo scrivere, lo faccio da sempre e continuerò a farlo finché avrò vita, perché fa parte di me e semplicemente non esiste Francesco Abate senza la scrittura. I riconoscimenti ricevuti in questi ultimi mesi non fanno che aumentare il vigore della mia già forte voglia di scrivere, quindi sono grato alle giurie che hanno apprezzato la mia opera e l'hanno ritenuta idonea di premi o menzioni.
Le cerimonie non sono state però solo delle occasioni per accrescere la mia autostima; ho avuto la fortuna di conoscere tante belle persone con cui condividere idee e sensazioni, un incontro che non solo mi ha regalato serate piacevoli ma che di sicuro si muterà una crescita interiore, grazie anche alla lettura di tanti nuovi libri che ho avuto modo di conoscere.
Idee e condivisione, non è forse questa l'essenza della cultura?
Adesso che ho dedicato qualche minuto ad un doveroso sguardo sulla strada percorsa (perché va bene guardare avanti e procedere, ma ogni tanto bisogna fermarsi a guardare il panorama), posso riprendere con entusiasmo e gioia quello che non ho mai smesso di fare: divertirmi scrivendo.
Grazie a tutti.
Francesco Abate
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