Libertà: casa, prigione, esilio, il mondo è un saggio dell'autore siriano Yassin al-Haj Saleh, pubblicato per la prima volta nel 2016 sulla rivista siriana online "al-Jumhuriyya" e portato in Italia nel 2021 dalla casa editrice Terra Somnia Editore con la traduzione di Monica Ruocco.
L'autore di questo saggio, definito "la coscienza della Siria", ha patito in prima persona le pene del carcere e dell'esilio. Fu arrestato nel 1980, a soli 19 anni, insieme ad altri sostenitori dell'ala democratica del Partito comunista, perché in opposizione al regime che opprimeva la Siria. Rilasciato sedici anni dopo, all'inizio della rivoluzione siriana, nel 2011, è fuggito dal proprio paese e da allora può scrivere liberamente.
Il saggio è una profonda riflessione su temi che stanno molto a cuore all'autore, e su cui ha potuto riflettere tanto nei lunghi anni di prigionia prima e di esilio poi.
La libertà di cui parla non è semplicemente fare quello che si vuole, ma è movimento, è la possibilità di spostarsi, o anche di evolversi e cambiare sé stessi. Si è davvero liberi quando si può andare in qualsiasi luogo si voglia, ma è condizione necessaria per esserlo che si possa poi tornare a casa a proprio piacimento, perché la ricerca di un luogo nuovo non esclude automaticamente il bisogno di tornare in uno familiare. La libertà non è però soltanto potersi muovere nello spazio, ma anche poter viaggiare dentro sé stessi; l'uomo libero può sviluppare la propria coscienza e cambiarla, può abbandonare la propria cultura e abbracciare nuovi principi, può cambiare fede e tutto il resto. La libertà intesa dall'autore è possibilità di mutarsi, di evolversi, di trasformarsi in qualcosa di diverso da ciò che si è in origine.
Se la libertà è movimento, facilmente possiamo intuire che tutto ciò che viene imposto come immobile è una limitazione alla stessa. I regimi che impongono le tradizioni religiose attentano alla libertà, così come quelli che combattono per la strenua difesa della propria cultura. In un mondo libero la cultura è in continua trasformazione, così come la fede, perché la libertà genera scambi di idee che portano inevitabilmente alla contaminazione. Il mondo che tanti promuovono, quello degli Stati chiusi in sé stessi, barricati come gelosi custodi delle proprie tradizioni e delle proprie credenze, è in assoluta contrapposizione alla libertà.
Libertà: casa, prigione, esilio, il mondo è stata una piacevole scoperta. Non conoscevo l'autore e non avevo mai letto niente di lui, ma in questo saggio ha il merito di esprimere in poche parole e con straordinaria semplicità concetti profondi e molto delicati che sono alla base delle nostre esistenze.
Le idee di Yassin al-Haj Saleh sono il miglior antidoto alla tendenza sempre più marcata tra la gente a stagnare nei propri preconcetti, a combattere ogni mutamento e a difendere strenuamente uno status quo che dà sicurezza ed è visto erroneamente come una casa.
Oggi facciamo un gran parlare di libertà, ma superficialmente intendiamo la semplice possibilità di fare o dire quel che ci pare. La voce di un uomo che ne è stato privato per anni ci urla che è qualcosa di diverso, più profondo: è la possibilità di modellare la nostra essenza.
Capire bene questo concetto può servire anche a liberarci da un pericoloso equivoco che stiamo vivendo in questi anni: essere liberi non significa rifiutare qualsiasi regola sgradita in nome del nostro sentire, la libertà di affrancarsi dalle regole è infatti la possibilità di liberarsi dalle consuetudini culturali, di vivere in modo diverso, ma non implica in alcun modo il diritto a fregarsene del prossimo e causare una strage in nome di qualche superstizione o di notizie false.
Consiglio a tutti di leggere questo saggio e riprendere a meditare seriamente su una parola, libertà, di cui ormai abusiamo.
Francesco Abate
Nessun commento:
Posta un commento
La discussione è crescita. Se ti va, puoi lasciare un commento al post. Grazie.