venerdì 29 maggio 2015

PITTURA: CARLO CRIVELLI

Pittore italiano (Venezia, circa 1430 – Ascoli, circa 1493). Scarse sono le notizie biografiche sulla sua formazione, ma dall’analisi delle sue prime opere certe (tra cui la “Madonna col Bambino e i simboli della Passione”) appaiono i suoi legami con la cultura padovana, con riferimenti precisi al Mantegna e allo Squarcione. Lasciò Venezia all’inizio degli anni Sessanta, si stabilì prima a Zara, poi nelle Marche, dove eseguì la maggior parte dei suoi lavori.

I suoi dipinti sono dipinti in uno stile che unisce i dettami della nuova scienza rinascimentale della prospettiva e della nitida modellazione dei volumi a un gusto tardo-gotico per il particolare inconsueto, per il minuzioso decorativismo, per la delicata e preziosa gamma dei colori e per la partitura a polittico (composizione suddivisa in più elementi, destinata all’altare di una chiesa). Lo stile rimane uniforme lungo tutta la vita del Crivelli, nelle ultime composizioni si nota solo maggiormente l’influenza ferrarese con una linea più incisiva. Nelle ultimissime opere del Crivelli si vede un’involuzione, un’eccessiva ricerca del virtuosismo tecnico.

Opere importanti di Crivelli sono: “Madonna col Bambino e i simboli della Passione” (1475, Verona, Museo di Castelvecchio), il polittico della chiesa parrocchiale di Massa Fermana (1468), polittico della chiesa parrocchiale di Porto San Giorgio (1470, ora smembrato in vari musei), polittici delle chiese di San Francesco a Montefiore dell’Aso e nella cattedrale di Ascoli Piceno (1472-73), “L’Annunciazione” (1468, Londra, National Gallery).

Il fratello minore Vittore eseguì numerosi dipinti fortemente influenzati dallo stile del fratello.

Francesco Abate

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