Questa novella
è ambientata nel nord Italia del ‘500. Anselmo Rigardi, giovane membro di una
nobile famiglia ormai decaduta, perde entrambi i genitori a causa della peste
che colpisce la città di Bergamo. Rimasto solo, decide di avventurarsi in un
viaggio per vivere avventure. In questo suo peregrinare si imbatte in Geronte,
un uomo capace di predire il momento esatto della morte di chiunque si trovi
davanti. Costui, irritato dal fatto che Anselmo abbia passato la notte con la
figlia, gli predice la data in cui morirà. Anselmo va via e rimane coinvolto
nelle dispute che viveva il suo paese, uccide il principe ereditario e per
questo si trova al comando dell’esercito che dovrà combattere un altro
pretendente, alla fine vince e viene proclamato re. Intanto viene a sapere che
Lucrezia ha avuto un bambino da lui e Geronte, suo prigioniero, gli rivela che
la sua profezia era falsa dato che al momento in cui la formulò per lui provava
odio e non era in grado prevedere la morte di chi amava o odiava. Anselmo, però,
credendo di essere prossimo alla morte aveva ingerito del veleno, quindi muore
nel giorno previsto da Geronte.
L’ambientazione
della novella appare comunque più vicina al mondo dei sogni che non a quello
della realtà. In tutto il racconto, o almeno nella parte completata, la
descrizione degli spazi e dei tempi in cui si svolge la vicenda avviene in modo
molto impreciso, si può intuire che è giorno o che è notte, o se ci si trova in
ambiente chiuso o aperto, ma è praticamente impossibile stabilire con
precisione qual è il luogo o il tempo in cui avviene la vicenda narrata. È come
avviene nei sogni, in cui la percezione degli spazi e del tempo non è precisa,
infatti noi sogniamo un ambiente chiuso o aperto, ma difficilmente nel sogno le
immagini ed i contorni sono ben definiti, lo stesso accade per il tempo. Nel
sogno tutto è concentrato sulla vicenda centrale e sugli stati d’animo, il
resto è una cornice ed ha poca importanza. Così avviene in questa novella, tutto
ciò che accade è descritto con precisione, tutto ciò che prova Anselmo è
descritto con precisione, i luoghi ed i tempi invece sono appena accennati.
I temi trattati dalla novella sono:
1) Desiderio di libertà = infatti Anselmo si sente libero da ogni vincolo
quando perde i genitori e ciò prevale perfino per il dolore causatogli dalla
perdita;
2) Mancanza
di speranza = infatti nonostante Anselmo decida di
non attendere la morte per pestilenza, finisce comunque per morire giovane;
inoltre lui beve il veleno perché non sopporta l’angoscia datagli dalla
predizione di Geronte, però muore comunque nella data prevista dalla predizione
che inoltre era falsa;
3) Precarietà
dei sentimenti amorosi = Anselmo aveva una fidanzata
che, però, morì annegata; passa la notte con Anita ma poi fugge da lei perché
la percepisce come un ostacolo; si innamora di Lucrezia, da cui ha anche un
figlio, ma questa lo caccia per non dar dispiacere al padre e poi questo amore
lo porta alla morte;
4) Solitudine = Anselmo è solo finché vuole esserlo, ma anche quando poi cerca contatti
resta sempre solo nella sua avventura.
Francesco Abate
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