martedì 19 maggio 2015

LETTERATURA: STUDIO DEI PERSONAGGI DEL ROMANZO ANNA KARENINA DI LEV TOLSTOJ

Anna Karénina è un romanzo che racconta diverse storie intrecciate tra loro.

Anna Karénina è la donna sposata che cede alla passione per il conte Vrònskij. Lei abbandona il matrimonio perfetto per la società, si inimica la società retta dalle sue convenzioni e segue il suo cuore. Ad Anna però succede che la lontananza dalla società, il suo isolamento, la rendono dipendente dall’amore del suo amante, finendo così per essere terrorizzata dall’idea di perderlo al punto da diventare paranoica, ed arrivare infine al suicidio per disperazione e per punire l’amante che non l’amava più (secondo lei). La vicenda di Anna mostra quanto sia errato abbandonarsi alla passione del momento, si finisce addirittura per vivere peggio di chi è intrappolato nelle fredde convenzioni.


Levin è il personaggio che rappresenta di più Tolstòj (è evidente già dalla similitudine dei nomi di battesimo). È un uomo semplice, di nascita nobile che però si dedica con impegno alla gestione della sua azienda (dopo la parentesi dissoluta, anche l’autore lo fece), che quasi odia o comunque non ritiene legittima la sua condizione agiata e che dapprima è non credente per poi finire convertito da un’illuminazione. Levin è anche il personaggio che trova il vero amore, un sentimento magico che nasce nel tempo e resiste a diverse vicissitudini e ad anni di lontananza. È il più anticonformista dei personaggi del romanzo. Attraverso i suoi occhi l’autore esprime anche una dura critica agli intellettuali ed alle istituzioni politiche dell’epoca.

Stepàn Arkàd’ic è un nobile dissoluto che vive sperperando le fortune sue e della moglie, a cui non fa mancare nemmeno tradimenti con serve e ballerine. È tutto sommato un uomo buono, però della sua vita non vuole fare niente, vive <<senza scopo>> così come Tolstòj nella prima parte della sua vita. La moglie Dolly non lo ama più per davvero, però lo tollera nel nome della famiglia, anche se c’è un momento in cui invidia la scelta di Anna Karénina di abbandonare una famiglia fondata su convenzioni e amore fasullo per una passione reale.

Il marito di Anna, Aleksej Aleksandrovic, è un uomo tutto votato alla carriera, del resto non gli interessa niente. Scoperto il tradimento della moglie, il suo unico problema è evitare che desti scandalo, e nemmeno odierà la moglie quando questa non rispetterà la sua volontà. Ci vuole l’azione subdola della contessa Lidja Ivanovna perché lui cominci a imporsi, senza nemmeno un reale rancore, nei confronti della moglie traditrice.

Il conte Vronskij, amante di Anna, la ama sinceramente. Comincia a pentirsi però della sua scelta nel momento in cui lei diventa paranoica, così diventa freddo, ma non l’abbandona. Non esita ad abbandonare la carriera per seguire la passione amorosa, ma la sua scelta finisce per distruggerlo nell’animo, infatti dopo la morte di Anna si impegna nella guerra di Crimea sperando di trovare lì la morte. È un uomo che tutto sommato ama la vita militare e i benefici che essa comporta, solo che il suo essere senza scopo lo porta ad una scelta sbagliata che gli fa perdere tutto.

Il romanzo presenta anche ricche descrizioni della vita nella Russia di fine ‘800 e dei cambiamenti che la società stava vivendo. Mostra anche come molti nobili fossero impreparati ai cambiamenti socio-economici in corso, come si impoverissero a causa dei loro vizi a vantaggio di furbi mercanti o di ambiziosi contadini.

Francesco Abate

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